Il fenomeno della sudorazione è un processo fisiologico del tutto normale e necessario a mantenere costante la temperatura corporea quando questa tende ad aumentare con il caldo, l’attività fisica, la tensione psico-emotiva o la febbre; con l’evaporazione del sudore, infatti, il corpo perde calore regolando così la sua temperatura.

L’iperidrosi è una patologia caratterizzata da una sudorazione eccessiva rispetto a quella che è richiesta per la perdita o per il fabbisogno fisiologico. Può costituire una condizione socialmente invalidante che rende la vita davvero difficile ai molti uomini e donne che ne sono affetti.
Sfortunatamente, numerosi medici di famiglia non sono consapevoli o prestano poca attenzione ai sintomi della traspirazione eccessiva che spesso sono fonte di grande imbarazzo ed estremo disagio.
Questo fatto ha portato, quindi, alla progressiva costituzione di un nutrito gruppo di persone che soffrono “in silenzio”. Sia nelle forme generalizzate che in quelle distrettuali si tratta di un’espressione di patologia cutanea senza presenza di lesioni elementari: le alterazioni delle secrezioni delle ghiandole annesse alla cute esprimono cioè un’anomala condizione di tipo puramente funzionale. Può essere localizzata o generalizzata, cronica o acuta.

Dal punto di vista eziologico possiamo dividerla in:

primaria o idiopatica (forma più frequente);

  • secondaria a:

-      alterazioni del sistema nervoso: infezioni, tumori cerebrali, lesioni midollari, malattia di Parkinson, problematiche post-traumatiche (forme localizzate), idiopathic syringomielia, crisi epilettiche.

-      cause endocrine: tireotossicosi, feocromocitoma, diabete, acromegalia, iperpituitarismo, insulinoma, obesità patologica, menopausa;

-      malattie croniche: linfomi e leucemie, infezioni croniche (tbc, brucellosi), endocardite infettiva e post-infettiva, malattie cardiache congestizie, gotta;

-      iatrogene: farmaci (parasimpaticomimetici), interventi chirurgici;

-      rare: iperidrosi con ipotermia (Hines-Bannick Sindrome). Da come si può intuire il trattamento per l’iperidrosi secondaria (che di solito interessa tutto il corpo) prevede la cura della patologia principale, in quanto l’ipersudorazione è soltanto un sintomo.

L’iperidrosi primaria è una condizione morbosa di grande rilevanza sociale. Di solito il paziente affetto da iperidrosi si rivolge al podologo, dopo che molti altri medici sono stati interpellati, dal chirurgo al dermatologo, al neurologo, allo psichiatra.
E’ una malattia abbastanza comune i cui sintomi cominciano a manifestarsi nell’infanzia e perdurano per tutta la vita; sebbene manchi di una precisa definizione e l’eziologia sia ignota, “l’iperidrosi è causa di problemi nella vita professionale e sociale soprattutto nei giovani con conseguenti alterazioni caratteriali psicologiche anche rilevanti”.
Il sudore è secreto dalle ghiandole eccrine innervate dalle fibre colinergiche del simpatico; queste ghiandole sono ubiquitarie ma principalmente localizzate nei palmi delle mani, nella pianta dei piedi, sotto le ascelle e sul volto (in quest’ultima sede spesso con arrossamento). La sudorazione aumenta per diversi stimoli come l’agitazione per emozioni particolarmente violente, il caldo, il gusto, l’esercizio fisico; al contrario tende a diminuire durante il sonno.
L’iperidrosi plantare dà di solito vita anche a bromidrosi (ipersudorazione con un odore sgradevole) e nella forma grave può portare alla formazione di: vescicole, irritazione, macerazione interdigitale, micosi, ed infezioni. E’ una malattia che possiamo considerare molto frequente.

Il picco di incidenza si ha durante la pubertà e colpisce più le femmine che i maschi (2:1). I primi sintomi compaiono di solito intorno ai 6-7 anni di età ma non vengono presi troppo in considerazione; con gli anni e soprattutto con la pubertà la sintomatologia si rende manifesta. Abbiamo una sudorazione continua che può arrivare fino al gocciolamento nelle zone in cui l’ortosimpatico è iper-reattivo e iper-attivo. Le mani sono letteralmente “bagnate” e questo provoca grande imbarazzo nei rapporti sociali. La prevalenza nella popolazione è di circa l’1%.
Si è visto che la sintomatologia dell’iperidrosi tende a diminuire di intensità con l’avanzare dell’età. Le zone anatomiche più colpite sono le mani (20%) e le ascelle (37%); di comune riscontro (43%) nello stesso soggetto sono l’iperidrosi ascellare e palmare (vi può anche essere la forma facciale). La zona plantare si ritrova quasi sempre associata alle altre zone corporee. L’eziologia dell’iperidrosi primaria ancor oggi non è chiara.
Certamente è multifattoriale; vi sono fattori genetici che giocano un ruolo molto importante. Non meno importanti i problemi in ambito psicosociale: questi pazienti, che sono di solito giovani o adolescenti, possono arrivare a delle vere e proprie depressioni minori o crisi d’ansia e d’angoscia. Diversi sono i rimedi da prendere in considerazione anche se in molti casi i risultati sono variabili e spesso di breve durata, rendendone necessaria la frequente ripetizione nel tempo.

Tra le soluzioni Relaxsan, ha ideato una linea di prodotti di qualità che concentrano l’attenzione su una parte del corpo estremamente importante, i piedi. I calzini con dita di RelaxSan concepiti con specifiche caratteristiche garantiscono eccezionali proprietà benefiche e comfort, sono indicati anche alle persone che non hanno particolari problemi ma che desiderano avere piedi sani e curati. I calzini con dita ideati da RelaxSan, grazie alla realizzazione particolare e senza cuciture, risultano l'ideale per l'utilizzo con le scarpe a dita, sia per utilizzo quotidiano sia sportivo, garantendo confort, calore ed evitando sfregamenti e conseguenti vesciche.

I calzini con dita di RelaxSan senza compressione e cuciture sono disponibili in cotone e in fibra d'argento a tecnologia X Static, 100% naturali perché realizzati senza l'utilizzo di prodotti chimici ed esenti da residui di pesticidi

Possiamo citare sicuramente le seguenti strategie:

-      valutazione podologica;

-      accurata igiene con sapone antibatterico;

-      asciugare bene fra le dita dopo aver lavato i piedi;

-      disinfettare regolarmente calzature e calzini o calze con prodotti specifici;

-      utilizzo di polveri “antitraspiranti” e/o “adsorbenti” quali Pevaryl, daktarin o Trofo 5;

-      utilizzo di calzini con dita di RelaxSan in cotone medicale e fibre speciali di argento X-Static senza cuciture.

Per quanto concerne i calzini con dita di RelaxSan hanno una notevole efficacia poiché:

-      non presentano alcuna cucitura, in modo da evitare qualsiasi possibilità di abrasione e irritazione della pelle e delle dita dei piedi;

-      creano un corretto spazio tra ogni dito evitando possibili macerazioni e/o irritazioni;

-      hanno una forte azione antimicrobica; aiutano infatti a prevenire e a trattare il piede d'atleta (tinea pedis);

-      hanno una azione antibatterica (grazie all’argento) per il piede e per la zona tra le dita;

-      hanno una azione anti-Statica, per la sua alta capacità di conduzione elettrica;

-      hanno una azione anti-Odore, neutralizza infatti l’ammoniaca e le proteine denaturate, due principali cause del cattivo odore.

L'iperidrosi - Articolo a cura del Prof. Dr. Antonio Pacilio Podologo, Master in Posturologia, Master in Podologia dello sport - Docente al Master in “Diagnosi e cura del Piede Diabetico”, Università degli studi di Napoli Federico II - Docente al Master in “Posturologia clinica”, Università degli studi di Napoli Federico II - Presidente Società Italiana di Podologia – S.I.Po. - Dir. scientifico Centro Podologico Pacilio, Via Margherita di Savoia 25, San Giorgio a Cremano (Napoli) Web: https://www.centropodologicopacilio.it - https://www.siponline.it