Calze a compressione e calze antitrombo dopo intervento: perché aiutano il processo di riabilitazione e vantaggi
Calze a compressione e calze antitrombo dopo intervento: perché aiutano il processo di riabilitazione e vantaggi
Durante un percorso di riabilitazione fisica e recupero muscolare, oppure al seguito di un intervento chirurgico, gli specialisti spesso consigliano di utilizzare calze specifiche. Trattasi delle calze antitrombo dopo intervento e delle calze a compressione graduata.
Perché si mettono le calze antitrombo dopo intervento? Quanto tenerle e quali sono i vantaggi? Scopriamo se le calze per il recupero muscolare funzionano davvero, quando utilizzarle e tutte le informazioni utili.
Come funzionano le calze a compressione e perché indossarle dopo un’operazione?
Le calze a compressione per recupero diventano alleate indispensabili per chi ha subito un intervento chirurgico o si trova in fase riabilitativa. Questo genere di calza, infatti, viene progettata con l’obiettivo di migliorare il ritorno venoso e di prevenire problematiche circolatorie.
Le calze elastiche funzionano grazie alla compressione graduata, ovvero la pressione più alta alla caviglia che diminuisce progressivamente verso l’alto. In questo modo, il sangue viene spinto verso il cuore, evitando ristagni e favorendo una migliore circolazione.
La mobilità ridotta e il riposo prolungato a letto possono aumentare sensibilmente il rischio di gonfiore alle gambe, di trombosi venosa profonda e di formazione di coaguli. Le calze contenitive post operazione possono garantire numerosi vantaggi:
- riducono il rischio di trombosi, aiutando a prevenire la comparsa di trombi e complicanze cardiovascolari;
- migliorano la circolazione, stimolando il flusso sanguigno nelle gambe;
- riducono dolore e gonfiore. Le calze da recupero aiutano a diminuire il senso di pesantezza agli arti inferiori e l’edema;
- supportano il recupero muscolare. Le calze recupero muscolare a compressione vengono utilizzate sia da chi ha eseguito un intervento chirurgico, sia dagli sportivi, in quanto favoriscono l’ossigenazione dei tessuti e lo smaltimento delle tossine muscolari.
Calze antitrombo dopo intervento: quando utilizzarle?
Mentre le calze a compressione sono indicate nel lungo periodo, sia per la prevenzione dei disturbi circolatori che per supportare riabilitazione e recupero muscolare, le calze antitrombo per operazione sono pensate per un utilizzo ospedaliero e post-operatorio. La compressione graduata specifica, infatti, le rende adatte a un percorso post-operatorio immediato. La funzione delle calze antitrombo dopo intervento è quella di prevenire la trombosi venosa profonda nei pazienti costretti all’immobilità.
Quando utilizzarle e quanto tenere calze antitrombo dopo intervento? Scopriamo tutte le domande più frequenti:
- perché si utilizzano le calze antitrombo dopo intervento? Per ridurre il rischio di coaguli di sangue, che possono formarsi quando le gambe restano ferme a lungo;
- quando togliere calze antitrombo dopo intervento ginocchio? Di solito, queste calze si indossano per almeno 2 settimane sia di giorno che di notte. In alcuni casi il medico può raccomandare di prolungarne l’uso fino a 4-6 settimane, specialmente dopo interventi complessi come una protesi al ginocchio;
- calze antitrombo quando toglierle dopo intervento? È il medico a stabilirlo: in genere si tolgono quando il paziente torna a camminare regolarmente e il rischio di trombosi diminuisce;
- calze antitrombo dopo intervento protesi ginocchio: servono sempre?
Sì, perché questo tipo di operazione comporta un elevato rischio trombotico.
Le calze antitrombo e le calze a compressione rappresentano, in conclusione, strumenti semplici ma efficaci per favorire la guarigione e ridurre i rischi legati allo stress muscolare e all’immobilità. Scopri tutti i modelli antitrombo e a compressione proposti da Relaxsanshop: supporti dalla qualità certificata e progettati per garantire comfort, efficacia e sicurezza durante ogni fase del recupero muscolare o post-operatorio.