Edema, linfedema, lipedema: cosa significano davvero le gambe grosse?
Edema, linfedema, lipedema: cosa significano davvero le gambe grosse?
Perché le gambe diventano gonfie, pesanti o deformate?
Il problema delle gambe grosse e gonfie è una delle principali motivazioni che spinge le persone a rivolgersi a uno specialista in angiologia o flebologia. Oltre al gonfiore, chi ne soffre spesso descrive una sensazione di pesantezza agli arti inferiori, difficoltà a indossare le scarpe la sera, formazione di lividi, e un generale disagio estetico e funzionale.
Spesso però, il percorso diagnostico parte dalla strada sbagliata. Molti pazienti si presentano con una lunga serie di esami strumentali, come l’ecocolordoppler venoso, eseguiti regolarmente anche ogni anno, senza però che vi sia una chiara diagnosi. L’ecodoppler è certamente utile in casi specifici, come la trombosi venosa profonda o per pianificare un intervento chirurgico alle varici, ma nella maggior parte delle situazioni non fornisce informazioni rilevanti e può rivelarsi uno spreco di tempo e risorse.
Il primo passo, invece, dovrebbe sempre essere una visita clinica approfondita, in grado di distinguere tra le principali cause di gambe gonfie: edema, linfedema o lipedema.
Edema alle gambe: quando l’acqua si accumula
L’edema è un disturbo caratterizzato dall’accumulo di liquido negli spazi interstiziali del corpo, cioè tra le cellule. Quando il corpo non riesce a drenare in modo efficiente questo liquido, si verifica un rigonfiamento, in particolare agli arti inferiori.
L’edema alle gambe è facilmente riconoscibile: il gonfiore tende a manifestarsi nelle zone più basse del corpo, come caviglie e polpacci, e si aggrava nelle ore serali. Premendo con un dito sulla zona gonfia, si forma un incavo (detto fovea) che rimane visibile per diversi secondi o minuti: questo è un segno tipico dell’edema “acquoso”.
Le cause dell’edema possono essere molteplici:
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Insufficienza venosa cronica, molto comune soprattutto con l’età;
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Insufficienza cardiaca, che può causare un edema generalizzato;
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Patologie sistemiche come problemi renali, epatici o ormonali (tiroide);
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Farmaci che favoriscono la ritenzione idrica;
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Compressione delle vene o ridotta mobilità.
Un’anamnesi dettagliata e una buona visita medica permettono spesso di identificare la causa dell’edema senza ricorrere subito ad esami complessi.

Figura 1: tipico edema "acquoso" con fovea evidente e di lunga durata
Linfedema: il sistema linfatico in difficoltà
Il linfedema è un tipo particolare di edema, causato non dall’acqua in eccesso, ma da un accumulo di linfa: un liquido ricco di proteine che viene prodotto costantemente in tutto il corpo. La linfa, a differenza del plasma, non può essere riassorbita dai capillari sanguigni e deve essere trasportata da un sistema parallelo, il sistema linfatico, formato da una rete di vasi molto sottili.
Quando questo sistema è danneggiato o insufficiente (per cause congenite o acquisite), la linfa si accumula nei tessuti provocando gonfiore e infiammazione. Il linfedema si manifesta soprattutto agli arti inferiori ma può interessare anche le braccia.
I segni distintivi del linfedema includono:
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Gonfiore consistente, più duro rispetto all’edema acquoso;
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La fovea può essere presente ma è molto meno marcata;
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Coinvolgimento delle dita dei piedi, cosa che non accade con l’edema o il lipedema;
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Segno di Stemmer: è impossibile sollevare la pelle alla base delle dita;
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Pieghe cutanee spesse e marcate.
Il linfedema può essere primario (congenito) o secondario (es. dopo interventi chirurgici, radioterapia, infezioni o traumi). La gestione richiede spesso una terapia combinata con drenaggio linfatico manuale, calze compressive, esercizio fisico mirato e, nei casi più gravi, trattamenti specifici di decongestione.

Figura 2: linfedema. Si notino le pliche cutanee evidenti alla base delle dita

Figura 3: segno di Stemmer
Lipedema: non è solo una questione estetica
Il lipedema, noto anche come lipoedema, è una condizione cronica sottodiagnosticata, che colpisce quasi esclusivamente le donne. Si tratta di un accumulo patologico di tessuto adiposo negli arti inferiori, che si distribuisce in modo simmetrico dai fianchi alle caviglie, risparmiando però i piedi.
A differenza dell’edema, il lipedema non è causato da ritenzione idrica. Il gonfiore è legato al grasso in eccesso che si accumula nel sottocute, spesso in risposta a squilibri ormonali o predisposizione genetica.
I sintomi più comuni del lipedema sono:
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Dolore al tatto, senso di pesantezza e disagio anche in assenza di attività fisica;
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Comparsa frequente di lividi anche dopo lievi traumi;
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Nessuna presenza di fovea alla pressione;
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Distribuzione simmetrica del grasso su cosce e gambe, con un netto stacco a livello delle caviglie;
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Piedi magri e non coinvolti;
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Evoluzione progressiva nel tempo, con peggioramento anche in presenza di dieta o attività fisica.
Le terapie farmacologiche non hanno effetto sul lipedema. In alcuni casi selezionati, si può valutare un trattamento chirurgico come la liposuzione linfologica, mirata alla rimozione del grasso patologico.

Figura 4: evoluzione del lipedema. Si noti che il piede è sempre risparmiato
Diagnosi corretta e trattamenti personalizzati
Sebbene edema, linfedema e lipedema possano sembrare simili all’apparenza, sono condizioni molto diverse tra loro e richiedono approcci specifici. Ecco perché è fondamentale una diagnosi precisa, che parte sempre da una visita clinica dettagliata. Gli esami strumentali vanno eseguiti solo quando realmente necessari.
In sintesi:
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L’edema è legato a ritenzione di liquidi e può dipendere da vari organi o farmaci.
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Il linfedema è causato da un problema del sistema linfatico e si manifesta con gonfiore duro e persistente.
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Il lipedema è un accumulo anomalo di grasso che causa dolore e non risponde ai trattamenti classici per l’edema.
La scelta del trattamento varia: in alcuni casi sono utili calze compressive e terapie drenanti, in altri è fondamentale l’esercizio fisico mirato, mentre per il lipedema avanzato può essere indicato il ricorso alla chirurgia.
Conclusione: non trascurare i segnali del tuo corpo
Se noti gambe gonfie, dolenti, con distribuzione irregolare del grasso o sensazione di pesantezza costante, non sottovalutare il problema. Una diagnosi errata o un trattamento sbagliato possono peggiorare la situazione.
Affidati a uno specialista in angiologia o linfologia per individuare con precisione la causa dei tuoi sintomi. Solo con un percorso personalizzato potrai ottenere un vero miglioramento della tua qualità di vita.